Mariano Apa

Giuseppe Avarucci

Massimo Bignardi

Virginio Bonifazi (Virgì)

Carlo Emanuele Bugatti

Stelvio Campanari

Bruno Cantarini

Giuseppe Cecchini

Fabio Ciceroni

Silvia Cuppini

Vittorio De Seriis

Mario Falessi

Giovanni Maria Farroni

Fabrizio Fatichenti

Archivio Storico delle Arti Contemporanee, Venezia. N. di pos. 50099


Kunsthistorisches Institut in Florenz


Museo Comunale d’Arte Moderna e dell’Informazione: Musinf-Senigallia (AN)


Pinacoteca Comunale Sassoferrato (AN)

Ada Patrizia Fiorillo

Giancarlo Galeazzi

Noemi Gambini

Lucio Del Gobbo

Benedetta Grendene

Sandro Genovali

Oddino Giampaoletti

Janida Ingusci

Franco Legrottaglie

Raul Lunardi

Maria Grazia Maiorino

Ezio Maruffo

Luciano Marziano

Alighiero Massimi

Elverio Maurizi

Paola Mezzopera

Giulio Panzani

Patrizia Primavera

Daniele Refena

Carlo Severini

Franco Simongini

Leo Strozzieri

Italo Tanoni

Gabriele Tinti

Stefano Troiani

Alvaro Valentini

Vittorio Vecchini

Mariele Vogl



E’ quello di Piero Piangerelli un mondo interiore comunicato attraverso la poesia di immagini, forme, storie esperite e conosciute, vibrazioni dell’inconscio e della memoria. Esse non reclamano valori di centri propulsori, non richiedono importanza di vita propria, s’impongono sul tempo come coniugazioni di retaggi, di avventure già vissute, di giochi già sperimentati. Reperti di un universo personale fatto di momenti ventilati di sentimenti precordi, di attimi intrisi del desiderio di creare, di comporre, aspersi di riflessioni solitarie, di interrogativi insoliti, ma anche di serene acquiescenze.
Mario Falessi

The internal world of Piero Piangerelli is communicated through a poetry of images, forms, stories both known and unknown; resonances of the subconcious and of memory. They do not seek tu be a driving force or to assume an importance in their own right, they impose on time as a conjunction of adventures already undertaken and games already experienced. The discoveries of a personal universe made up of moments, imbued with early feelings, of the summonsing inherent in the need to create, to compare, laced with solitary reflections, unanswered questions, but also with supreme acquiescence. (…)
Mario Falessi



L’arte di Piero Piangerelli è giocosa, piena di movimento, sempre cangiante. Le forme geometriche si muovono quasi fluttuando nello spazio alla costante ricerca di posizione, in un rigore e in una pulizia di disegno e colore che denotano l’altissima qualità del lavoro di questo artista. (….) Il gioco, l’invenzione, a volte il richiamo ad un’arte infantile, priva di sovrastrutture, pulita, può far venire alla mente Depero, l’artista che con le forme geometriche ha giocato fino quasi a farle diventare vive. Piangerelli gioca con la realtà fino a farla diventare una bellissima fantasia. (…)
Noemi Gambini

The art of Piero Piangerelli is  joyful, full of movement and always iridescent. The geometric forms almost flutter in the space as if in constant search for position, but with a formal rigour and a clarity of line and colour which marks the high quality of this artist’s work (…) The playfulness, the invention remind one of children’s innocent, unstructured art, dringing to mind Depero, the artist who played with geometric forms to the point where they are almost brought to life. Piangerelli plays with  reality until it becomes fantastic imagination.(…)
Noemi Gambini